Alla maggioranza degli studenti di giapponese i kanji vengono presentati nel medesimo ordine con cui vengono insegnati ai bambini giapponesi a scuola. Personalmente ritengo che questo approccio sia sbagliato.
Prima di tutto basta considerare che quando i bambini giapponesi imparano i loro primi kanji, nei primi anni di scuola elementare, hanno il grande vantaggio di saper già parlare giapponese! Questo significa che hanno già a loro disposizione un vocabolario di parole di uso comune e tutto quello che gli resta da imparare è come si scrivano queste parole. Per questo motivo, i kanji che vengono insegnati nei primi anni di scuola elementare sono stati scelti dal Ministero dell'Istruzione giapponese in base al loro significato e non in base alla difficoltà dei kanji stessi. Per esempio, ci si aspetta che un bambino di 6 anni impari a scrivere kanji molto complessi (con più di 10 tratti) come 校 (scuola), 親 (genitore) o 歌 (canzone), semplicemente perché si tratta di parole che, a quell'età, i bambini già sanno pronunciare e usano quotidianamente. Allo stesso tempo, kanji relativamente semplici come 巾 (sciarpa, turbante) o 干 (asciugare) vengono imparati solo alle scuole superiori.
Altri studenti di giapponese, soprattutto coloro che studiano da autodidatta, preferiscono adottare l'ordine dettato dalla serie di esami JLPT (Japanese Language Proficiency Test), cominciando dall'esame più semplice (N5) e progredendo sino all'esame più avanzato (N1). Anche questo ordinamento è basato sul significato delle parole e non sulla difficoltà dei kanji.
Qualcuno potrebbe sostenere che, dopotutto, le parole dal significato più semplice siano anche quelle di uso più comune. In realtà non è sempre così. Basti confrontare le liste di kanji usate per i vari livelli di JLPT con questo interessante documento, che contiene circa 9.000 kanji ordinati secondo la frequenza con cui vengono usati nella versione giapponese di Wikipedia. Guardando in dettaglio questo documento, personalmente ho trovato interessante la quinta colonna (Cumulative %) che mostra la somma delle percentuali di frequenza. In particolare ho notato che:
- I primi 100 kanji di questa lista coprono il 37% di tutti i kanji presenti in Wikipedia
- I primi 200 kanji coprono il 53%
- I primi 500 kanji coprono il 77%
- I primi 1000 kanji coprono il 92%
- I primi 2000 kanji coprono il 98,88%
Questi dati parlano da soli. L'idea di poter raggiungere la conoscenza di più del 75% dei kanji più utilizzati imparando solo 500 kanji mi sembra particolarmente rincuorante, non trovate? Aggiungete altri 500 kanji e arriverete a coprire più del 90%!
Di simili liste di kanji ordinate per frequenza di utilizzo ne sono state compilate tante. Per comodità, io utilizzo la lista inclusa nel Kodansha Kanji Learner's Dictionary, compilata dall'autore Jack Halpern utilizzando il contenuto di alcuni quotidiani giapponesi. Un'altra lista piuttosto famosa è quella pubblicata nel 2000 da N. Chikamatsu, S. Yokoyama, H. Nozaki, E. Long, & S. Fukuda nell'articolo "Japanese logographic character frequency list for cognitive science research" su Behavior Research Methods, Instruments & Computer. Per finire, ecco un'altra lista pubblicata da kanjicards.org (scendete in fondo alla pagina per trovare le liste dei primi 500, 1000 e 2000 kanji).
Avete già cominciato a studiare i kanji? Se si, quale ordine state seguendo e per quale motivo avete scelto quell'ordine in particolare? Lasciate un commento al riguardo su questo post! Grazie!!